Le uova sono un alimento oggetto di discussioni e dibattiti in ambito nutrizionale ma incredibilmente sono un aiuto per il colesterolo.
Negli anni, la loro reputazione ha oscillato tra il superfood e il nemico della salute, in particolare a causa delle preoccupazioni per il colesterolo. Tuttavia, studi recenti stanno cambiando la percezione di questo alimento, rivelando benefici sorprendenti per salute del cuore e della mente. Ma che posizione hanno le uova oggi nella nostra dieta? Se vi state chiedendo quanti ne potete mangiare senza rischi per la salute, ecco alcune informazioni interessanti.
Da tempo si sostiene che le uova aumentino il colesterolo nel sangue, con conseguenti rischi per le malattie cardiovascolari. Ma cosa dicono i nuovi studi? Ricercatori dell’Università della California di San Diego hanno ribadito che non esiste una correlazione diretta tra il consumo di uova e il rischio di eventi cardiaci come infarti o ictus. Infatti, l’evidenza scientifica suggerisce che è l’assunzione di grassi saturi e zuccheri ad essere più dannosa. Le uova, pur contenendo colesterolo, non solo non innalzano i livelli ematici di colesterolo, ma possono svolgere anzi un ruolo protettivo.
In uno studio pubblicato sulla rivista Nutrients, i ricercatori hanno scoperto che il consumo di un numero moderato di uova a settimana, tra due e quattro, non solo contribuisce a mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo, ma può anche favorire miglioramenti nelle funzioni cognitive. Quindi, per coloro che erano preoccupati di includere le uova nella propria dieta, potrebbero avere meno da temere di quanto pensassero.
Miglioramento delle funzioni cognitive: il potere delle uova
Un aspetto affascinante del consumo di uova è il loro potenziale nel migliorare le funzioni cognitive, specialmente negli adulti. Nell’ambito dello studio condotto dall’UCSD, sono stati analizzati i dati di 890 partecipanti che hanno preso parte a un progetto sull’invecchiamento iniziato nel lontano 1988. Sorprendentemente, le donne che consumavano maggiori quantità di uova hanno dimostrato un calo meno marcato nella memoria a breve e a lungo termine. Al contrario, non si è osservata la stessa associazione negli uomini, suggerendo che ci siano variabili di genere da esplorare.
Un’ulteriore analisi ha messo in luce che gli uomini che mangiavano più uova ottenevano migliori risultati nei test cognitivi. Se è vero che le uova rientrano negli alimenti ricchi di colesterolo, in particolar modo i ricercatori hanno sottolineato come non abbiano mostrato effetti negativi. Invece, potrebbero effettivamente aiutare a mantenere la salute mentale. Non stupisce che i nutrizionisti spesso raccomandino di includerle nella nostra dieta quotidiana.
La riabilitazione dei prodotti di origine animale
Nel corso degli ultimi cinquant’anni si è spesso consigliato di evitare gli alimenti ad alto contenuto di colesterolo, come le uova, temendo che aumentassero il rischio di malattie cardiovascolari. Questa credenza ha condizionato comportamenti alimentari e linee guida nutrizionali. Tuttavia, nuove evidenze stanno conducendo a una revisione delle idee consolidate. In effetti, si scopre che gli zuccheri, i grassi saturi e il sodio sono i veri colpevoli quando si parla di accumulo di placca nelle arterie.
Alcuni alimenti, ricchi di colesterolo, presentano anche delle polpe per le quali sarebbe spiacevole renunciarne, perché oltre a deliziare il nostro palato, possono portare benefici. Le uova, insieme a certi crostacei, spuntano come un’eccezione che merita attenzione. Sono un’importante fonte di proteine e nutrienti fondamentali, contribuendo così alla salute del cervello. La riabilitazione di questi alimenti di origine animale, in un contesto di attenzione alla salute, quindi non è solo una necessità ma anche un’opportunità di raccontare un nuovo approccio alla nutrizione.
Quante uova si possono mangiare a settimana?
Arriviamo finalmente a una delle domande più frequenti: quante uova sono giuste da mangiare ogni settimana? È chiaro che, pur essendo ricche di nutrienti, vanno consumate con moderazione. Le raccomandazioni variano, ma in generale gli esperti consigliano di non superare le quattro o cinque uova a settimana. Ciò che è altrettanto importante è il metodo di preparazione. Non tutte le cotture sono uguali, per esempio, un uovo fritto accumula più grassi rispetto a uno sodo.
Secondo la nutrizionista Giovanna de Leo, il tempo di cottura è cruciale per mantenere intatte le proprietà nutritive dell’uovo, meglio spegnere il fuoco subito dopo l’ebollizione. Inoltre, un aspetto da non sottovalutare è quello dell’albume crudo, da evitare per potenziali problemi legati all’avidina. Alla fine, le uova possono essere un valido alleato della salute: è solo una questione di equilibrio e preparazioni considerate.