SPETTACOLO

Benedetta Porcaroli interpreta Maria di Nazareth, le sue parole sono interessanti

Benedetta Porcaroli è la protagonista del film “Vangelo secondo Maria” nel ruolo di Maria di Nazareth. Il film di Paolo Zucca la vedrà recitare al fianco di Alessandro Gassmann su un libro di Barbara Alberti.

Quest’ultima ha sceneggiato l’opera insieme a Paolo Zucca e Amedeo Pagani, realizzando un ottimo lavoro che esalta la bravura della Porcaroli.

Benedetta ha parlato a Roma, come riportato da Ansa, del film: “Vorrei che fosse la mia migliore amica Maria, non ci potevo credere quando ho letto la sceneggiatura. È una ragazza che ha bisogno di conoscere, scontrarsi con la vita, libera e struggente, una creatura bellissima che vorrei fosse vera”.

Il film di fatto racconta la storia di Maria a cui tutto è proibito tra cui addirittura anche imparare a leggere e scrivere, una ragazza che sogna di scappare per andare a scoprire il mondo. Troverà in Giuseppe un maestro di saggezza e il loro matrimonio sarà casto, mentre lui in grande segreto la istruirà preparandola alla fuga. L’imprevisto arriverà però con l’amore perché loro due cadranno nella tentazione di amarsi l’un l’altro. Ma proprio quando staranno ad abbandonarsi alla passione sarà l’angelo dell’annunciazione a cambiare i loro piani.

Benedetta Porcaroli e Maria di Nazareth

Quando chiedono a Benedetta Porcaroli se Vangelo secondo Maria possa di fatto offendere i cattolici, lei spiega: “Quello che posso dire è che non mi sono posta il problema, ho sentito solo la grande urgenza di raccontare questa storia. Mia nonna è molto cattolica, tanto da farmi notare persino se mi si vede una spallina, quando ha visto il film era del tutto tranquilla”.

Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassmann nel film sulla Madonna (ANSA) NuovoTeatroAriberto.it

Parla anche la sceneggiatrice e autrice del romanzo che fa da soggetto al film, Barbara Alberti:Ho scritto questo libro come protesta estrema rispetto a un’educazione di pura violenza che conosco bene. Si offendano pure i cattolici, bisogna avere il coraggio di portare avanti le proprie idee, bisogna chiamare le cose col loro nome. Questo è uno schiaffo al femminismo piagnone e che guarda a quello di Mujeres Creando il movimento femminista boliviano”.

E aggiunge: “Ho scritto questo libro al solo scopo di far sorridere la Madonna. Viene rappresentata come una serva assoluta per il destino, dovrà solo piangere e partorire senza conoscere uomo. Insomma, l’indicazione che veniva data alla donna era quella di piangere. Questa Madonna sorride, quando ascolta le voci dei profeti e scopre che il mondo è più grande di Nazareth”.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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