Da oltre cinquant’anni, un misterioso fenomeno acustico ha sconcertato scienziati e residenti di Taos, una piccola città nel New Mexico.
Il fenomeno, noto come “Brusio di Taos”, coinvolge un rumore a bassa frequenza, percepito esclusivamente da alcune persone e che continua a sfuggire a spiegazioni scientifiche concrete. La curiosità attorno a questo suono persiste, alimentando ricerche e indagini da parte di esperti in tutto il mondo. Ecco un approfondimento su questo affascinante mistero.
Il Brusio di Taos, in inglese “The Taos Hum”, è descritto da chi lo percepisce come un rumore basso e persistente, paragonabile a un treno che scorre in lontananza oppure al ronzio di un camion con motore diesel acceso al minimo. In effetti, non è facile per chi ascolta questo suono attribuirlo a qualcosa di specifico, dato che è unico e mai udito in precedenza. Si tratta di un’esperienza sensoriale intrigante e inquietante, che ha costretto la comunità di Taos a convivere con un fenomeno che non mostra segni di attenuazione.
Questo misterioso brusio è più frequentemente avvertito di notte, quando il rumore di fondo tende a diminuire. Durante il giorno, sebbene alcune persone possano percepirlo, è durante il silenzio delle ore notturne che diventa davvero invasivo. Il suono ha una frequenza che varia tra i 32 e gli 80 Hz e può causare disagio a chi lo sente, manifestando sintomi di emicranie, epistassi e difficoltà respiratorie. Sono molti coloro che hanno segnalato di vivere episodi di ansia o persino di insonnia a causa di questo brusio. La sua esistenza ha sollevato interrogativi su come delle onde sonore possano manifestarsi senza una causa apparente, lasciando i cercatori di risposte frustrati.
Un dato curioso è che questo rumore non può essere rilevato tramite strumenti acustici di uso comune e, paradossalmente, l’uso di protezioni auricolari non ne riduce la percezione. Ciò suggerisce che i meccanismi che generano il brusio possano essere più complessi e meno diretti di quanto si pensasse inizialmente, alimentando ancor di più il fascino di questo fenomeno uditivo.
La ricerca alla fonte del brusio
La ricerca di una spiegazione scientifica per il Brusio di Taos ha radici profonde. Già nel 1993, un team di scienziati collaborò con il governo statunitense per studiare la questione. Gli studiosi hanno dedicato anni ad analizzare l’area circostante, includendo misurazioni acustiche e indagini ambientali, ma senza giungere a conclusioni definitive. L’idea che le installazioni militari, come la White Sands Missile Range, potessero essere responsabili del fenomeno è emersa inizialmente, ma non si è mai rivelata conclusiva, poiché il brusio si manifesta anche in luoghi distanti da depositi di armi.
Alcuni ricercatori hanno persino considerato la possibilità che il brusio di Taos sia correlato a fenomeni di inquinamento acustico o attività geologiche. Anche queste ipotesi non hanno portato a soluzioni concrete. A supportare il mistero, c’era anche chi suggeriva una connessione con il sistema di navigazione Loran-C, ma a ben vedere questo non rappresentava una spiegazione adeguata. Infatti, tale sistema di trasmissione è andato in disuso nel 2010, eppure il brusio continua a persistere.
Nel tentativo di fare chiarezza, sono emerse nel tempo teorie più eccitanti, compresa quella di legami con il paranormale o messaggi extraterrestri. Purtroppo, queste speculazioni si basano più su fantasie che su reali dati scientifici, ma dimostrano quanto la questione susciti un’ampia gamma di curiosità.
L’effetto frey e il ruolo delle microonde
Ci sono teorie più recenti e accreditate che tentano di spiegare il Brusio di Taos. Una delle ipotesi più intriganti è legata a un fenomeno noto come “Effetto Frey”, che vuole che i campi elettromagnetici possano provocare sensazioni uditive percepite in modo non convenzionale. Questo concetto è il risultato di studi condotti dal neuroscienziato Allan H. Frey negli anni ’60, dove dimostrò che le microonde possono essere percepite come suoni, perfino da soggetti che non possono sentire. La modalità attraverso cui ciò avviene è sorprendente: i campi elettromagnetici interagiscono con i tessuti del corpo, creando piccole variazioni termiche che generano onde sonore percepibili.
Sulla base di questa teoria, alcuni studiosi hanno rilevato livelli elevati di campi elettromagnetici nella zona di Taos, suggerendo una possibile correlazione tra il brusio e le fonti di emissioni elettromagnetiche, come torri di telefonia mobile o altre attrezzature. Tuttavia, gli scienziati hanno anche notato che non tutti i ronzii sono riconducibili a questa spiegazione. Alcuni segnali sono rimasti anche dopo l’abbattimento di possibili fonti.
Questo porta a considerare che, probabilmente, il Brusio di Taos non ha un’unica causa, ma è piuttosto un insieme di fattori che si intersecano. Basse frequenze acustiche, elettromagnetismo e sensibilità individuale possono giocare un ruolo cruciale nella costatazione di questo intrigante rumore. Pertanto, il mistero del Brusio di Taos continua a mantenere viva l’attenzione, invitando ulteriori indagini e ricerche sul fenomeno.