La Rai ha deciso di riportare in auge il cinema muto grazie alle nuove tecnologie e stavolta lancia Cabiria Experience per un momento di grande emozione.
Rai Cinema e il Museo del Cinema di Torino ridaranno vita al grande capolavoro di Giovanni Pastrone, una delle basi della storia del cinema.
Facciamo un attimo un passo indietro per parlare di questo immenso capolavoro. Il film del 1914 è considerato il vero primo kolossal della storia del cinema, il primo film in assoluto a essere proiettato alla Casa Bianca. Diretto appunto da Pastrone vedeva nella sceneggiatura l’uomo collaborare con uno dei più grandi scrittori della storia del nostro paese, e non solo, Gabriele D’Annunzio.
Un film leggendario che racconta, in parte, la storia del nostro paese a partire da quando nel III secolo a.C., poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Punica ci imbattiamo nelle vicende di un ricco catanese, Batto, e della figlia di cinque anni, Cabiria. Una storia che si intreccia e porta a un film che nella versione originale durava addirittura 187 minuti. Ma andiamo a vedere come il progetto della Rai pare pronto a rilanciarlo nel panorama internazionale.
Cabiria Experience, il rilancio di un capolavoro
A collaborare con Rai Cinema e il Museo Nazionale del Cinema di Torino, per Cabiria Experience, ci sono anche Cubia e Spazio Koch. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza cinematografica unica, originale, restituendo energia rinnovata a un film storico incredibile, rendendolo più fruibile per il pubblico attuale.
A 110 anni dall’uscita di questo film prende vita un progetto multipiattaforma che si avvale di tecnologie avanzate come la realtà virtuale, l’intelligenza artificiale e il Metaverso. Al centro troveremo anche l’esperienza dell’Unreal Engine il motore grafico 3D sviluppato da Epic Games e che solitamente viene utilizzato nei videogiochi.
Al centro c’è l’idea di catturare anche le nuove generazioni per far conoscere loro un pezzo di storia fin troppo spesso celata e dimenticata. Perché il cinema muto ha un valore immenso anche se molto spesso dimenticato nei meandri di un mondo che poco si concentra su situazioni di valore assoluto e che punta più alla rapidità e alla fruibilità dei social network.
L’idea di comunicare con i giovani mostrando Cabiria in un nuovo aspetto è una cosa interessante che può stimolare l’intelligenza e conciliare anche i più giovani col mondo del cinema al fine di ritrovarci all’interno di un nuovo modo di fare cinema che è impossibile non possa attirare attenzione.