Confessione Eva Henger Confessione Eva Henger

Eva Henger confessa: “Sono rimasta zoppa”

Disavventura per l’ex attrice per adulti Eva Henger che si è raccontata a fronte di una situazione non proprio piacevole. La donna ha spiegato di essere rimasta “zoppa”.

Parole che hanno fatto il giro del web quelle dell’artista che ha un po’ spiazzato i fan che non la vedevano da tanto in televisione.

Eva è stata ospite di Storie di donne al bivio su Rai 2, trasmissione di Monica Setta. Ha spiegato di aver avuto problemi dopo un incidente in cui nel 2022 in Ungheria persero la vita due persone. Una situazione che l’ha portata ad accusare una zoppia che si porta dietro ancora oggi due anni dopo il tragico episodio.

La donna ha specificato: In vita mia ho sempre fatto palestra in maniera maniacale. Poi ho avuto questo brutto incidente e sono rimasta leggermente zoppa. Ho avuto una forte anemia da debolezza, fortissima. E in questo momento non sto facendo niente e si vede. Complessivamente però devo dire che sono fortunata, perché sono proporzionata e questa è una grandissima cosa. Difetti? Ne ho sempre trovati come tutte le donne”.

Eva Henger si racconta

Eva Henger ha deciso di raccontarsi nell’intervista, andando a fondo anche ad altri aspetti sulla quale è stata brava a pungolarla Monica Setta. A Storie di donne al bivio si è dunque confidata su numerosi aspetti della sua vita personale.

Tra questi ovviamente c’è stato modo anche di parlare di Schicchi: Prima c’è stata una grande amicizia, lui si innamorava di tutte e di nessuna. Piano piano, penso che c’era sicuramente attrazione, è arrivato l’amore ma molto importante è stata l’amicizia. Perché l’amore profondo nasce proprio da questo”.

eva henger il racconto
Parla Eva Henger (ANSA) NuovoTeatroAriberto.it

Sul suo passato nel cinema per adulti spiega: “Ho fatto quattro o cinque film, poi hanno montato e rimontato e hanno fatto delle cose da farne uscire tipo venti. Non fu Schicchi a spingermi verso i film per adulti, fu una mia decisione dopo tanti anni che tutti già mi chiamavano pornostar. Mi fermavano per strada dicendomi che avevano visto tutti i miei film, ma io non avevo ancora girato niente”.

E poi aggiunge: “È stata una prova. Pensavo che fosse più facile, per me è stata una prova lavorativa. Ho pensato che se Moana poteva farlo, potevo farlo anche io. Invece mi sbagliavo, io non potevo, non mi trovavo bene. Forse perché ero già madre, ero diversa”.

Insomma un racconto pieno di colpi di scena e in grado di emozionare il pubblico nel ricordo anche del passato.