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Il racconto di Elio sul figlio autistico deve far riflettere il Governo

Siamo abituati a vedere Elio di Elio e le Storie Tese sempre ironico e simpatico, le sue parole sul figlio autistico lasciano tutti di stucco.

Persona dolcissima e di gran cuore ha dimostrato di avere dentro tanto dispiacere per alcune situazioni su cui dovrebbero intervenire le autorità.

Al Corriere della Sera il cantante ha specificato: “Ce ne siamo accorti molto presto dell’autismo di Dante. È stata mia moglie a percepire delle anomalie sul bimbo. Io la consolavo e le dicevo che tutto si sarebbe normalizzato. Noi abbiamo due gemelle e le differenze, nel percorso di crescita, sono nette. È stato difficile trovare qualcuno che sapesse farci una diagnosi chiara e che ci indirizzasse”.

Ha poi aggiunto: Non esiste un numero di telefono al quale rivolgersi, un indirizzo dove andare. Ti rendi subito conto che l’autismo di un figlio si coniuga con l’assoluta solitudine dei genitori. E questo vale per ogni tipo di disabilità. Consiglio ai genitori di fare presto, di non rinviare. Noi abbiamo visto che Dante aveva questa attenzione ossessiva per le trottole, anche lui girava su sé stesso e non finiva di farlo. Aveva attenzione per le cose e non per le persone. L’autismo può portare a gravi difficoltà relazionali, anche ritardi mentali, motori e cognitivi”.

Elio parla del figlio

Le parole di Elio sul figlio sono a cuore aperto, commuovono e lasciano riflettere: Oggi ha 14 anni ed è consapevole di tutto. Anche troppo perché lo dice continuamente. Ha fatto un lavoro impressionante e una fatica struggente. Anche in questo i ragazzi autistici pagano un prezzo rispetto ai loro coetanei. Per lui tutto è stato fatica: mettersi una maglietta, parlare, andare in bagno.”

Elio e il figlio
Elio parla del figlio (ANSA) NuovoTeatroAriberto.it

Racconta poi un altro aspetto fondamentale: “Tutto gli è stato insegnato e lui ha faticato tanto, ma noi ci siamo potuti permettere che fosse seguito. Ma chi non ha i soldi? Proprio quando la mano pubblica dovrebbe riequilibrare le differenze, invece si accentuano le diseguaglianze sociali. Esistono delle associazioni, ma sono tutte private. Non c’è nulla di pubblico che affronti il problema dell’autismo e sia vicino alle famiglie”.

Parole importanti che si uniscono a quelle di tanti altri genitori in difficoltà. Chi sicuramente ha speso tutte le sue forze in merito a questa causa è Fabrizio Bracconeri che ha raccontato più volte le difficoltà di suo figlio Emanuele, sostenendo quelle famiglie che non riescono a portare avanti una situazione così piena di sfaccettature.