SPETTACOLO

Morgan Spurlock è morto di cancro, era il regista di Super Size Me

Morgan Spurlock è morto, addio al regista di Super Size Me colpito da un cancro. Cosa è successo? Andiamo a scoprirlo da vicino.

Aveva appena 53 anni e ha lasciato tutti senza parole per la sua fine. La famiglia ha voluto lasciare un messaggio molto delicato.

Craig Spurlock, che era stato suo collaboratore a lungo, ha specificato: “Si tratta di un giorno triste. Devo dire addio a mio fratello Morgan”. L’uomo era diventato famoso per il film Super Size Me, un documentario dove analizzo come potesse essere molto deleterio il consumo di cibo dal McDonald’s per 30 giorni di fila.

Alla fine dell’esperienza in questione specificò di aver preso 11 kg e di aver sofferto sia di depressione che di disfuzione epica. Aveva appena 53 anni e lascia in eredità un modo di fare cinema che ha caratterizzato la ricerca della verità attraverso la documentazione dei fatti. Era nato a Parkesburg il 7 novembre del 1970.

Tutto sulla carriera di Morgan Spurlock

Morgan Spurlock era conosciuto soprattutto per aver realizzato, come già detto, il film documentario Super Size Me. Subito dopo era stato produttore esecutivo anche del reality show americano 30 Days, ispirato proprio a quel tipo di esperimento a cui si era sottoposto.

Morgan Spurlock, la morte (ANSA) NuovoTeatroAriberto.it

Col secondo documentario, del 2008, ha raggiunto dei risultati molto importanti che l’hanno portato a paragonarlo a Michael Moore con il film Che fine ha fatto Osama Bin Laden?. L’abbiamo poi visto lavorare anche in un documentario sui Simpson, dal titolo The Simpsons 20th Anniversary Special In 3D! On Ice!.

Nel 2017 era tornato a parlare di cibo e industria dei fast food con il film Super Size Me 2: Holy Chicken!. Qui ha esplorato i modi in cui l’industria si è affermata come maggiormente sana rispetto al primo film. Parte dall’idea di Spurlock di aprire un ristorante presentando nuovi modi per un rinnovamento dal punto di vista alimentare.

Sono molti i suoi colleghi che hanno deciso di regalargli un ricordo anche perché considerato un uomo generoso e intelligente. Non sappiamo molto sul cancro che l’ha colpito per la volontà da parte della famiglia di mantenere il riserbo su quanto accaduto, rispettiamo il loro lutto e il dolore non dimenticando il suo insegnamento e tutto quello che ha trasmesso con dei film straordinari e diretti con intelligenza oltre che con acuto mestiere. Chissà se troveremo un suo erede in un mondo del cinema che ha bisogno di artisti completi come lui.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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