CURIOSITÀ

Raffaello Sanzio tra curiosità, dubbi e manie di un grande artista

Raffaello Sanzio era senza dubbio un genio, ma sappiamo anche che dietro questa figura c’era un uomo complesso con dubbi, manie e tanta complessità.

D’altronde un genio non nasce per caso, ma si trasforma all’interno di una personalità complessa come quella proprio di questo grande uomo.

La data di nascita di Raffaello è un po’ incerta, si fanno due ipotesi e cioè il 28 marzo o il 6 aprile dell’anno sicuro che è il 1483, luogo di nascita Urbino. venne a mancare il 6 aprile del 1520, quindi forse il giorno del suo compleanno, ad appena 37 anni a Roma. Nonostante questo lasciò un’orma indelebile nella storia del mondo grazie alla sua qualità e la sua intelligenza.

Fu in grado di influenzare la storia dell’arte occidentale in maniera incredibile. Si impose come un modello straordinario all’interno di tante accademie di belle arti nella prima metà dell’ottocento. Ma il mito di questo straordinario uomo ha raggiunto anche l’arte contemporanea andando a influenzare anche le nuove arti come il cinema e il fumetto.

Un percorso netto il suo che lo portò all’eccellenza e alla notorietà eterna grazie alla personalità e a un modo di fare decisamente al di sopra di ogni parte. Ma andiamo a scoprire alcune delle sue manie.

Raffaello Sanzio, un uomo complesso

Raffaello Sanzio fu un uomo molto complesso e con tantissimi pregi e in grado di raggiungere livelli di eccellenza assoluta. Tra le sue ossessioni c’era quella per il cibo che mangiava. Era talmente importante la sua mania che aveva un quaderno, una sorta di diario alimentare, dove a ogni pasto, o anche a ogni cosa che mangiava, lo appuntava con grandissima attenzione.

Sanzio cosa c’è da sapere (NuovoTeatroAriberto.it)

Ancora oggi ricordiamo alcune delle sue opere più rappresentative e che lo portarono ad affermarsi. Per lui di fondamentale importanza fu l’incontro con il Perugino che gli permise di raggiungere un ulteriore step di notorietà di fronte a un pubblico che sembrava non capirlo del tutto.

Lo studio e l’attenzione lo portarono a perfezionale il suo percorso e a raggiungere l’attenzione dei più grandi mecenati dell’epoca. Questo lo portò in giro per il paese e a presenziare gli eventi più importanti in assoluto. Oggi il suo tocco è rappresentativo e intelligente oltre che di spessore.

Di sicuro però tante cose su di lui non sono ancora conosciute e rimarranno in silenzio, nelle retrovie e senza la possibilità mai di essere scoperte.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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