CINEMA E TV

Roger Corman è morto, addio a all’artigiano dell’horror

Il cinema dice addio a Roger Corman, è morto all’età di 98 anni una leggenda del cinema considerato l’artigiano dell’horror per eccellenza. 

I suoi film avevano portato intere generazioni di artisti a prendere in considerazione il mondo della settima arte e a trasformarla in una professione.

La notizia è stata diffusa solo oggi, ma Roger è scomparso a Santa Monica in California negli Stati Uniti lo scorso 9 maggio. Al momento la famiglia ha voluto assumere il massimo riserbo non rivelando molto sulla sua scomparsa che potrebbe essere associata semplicemente all’età visto che aveva 98 anni.

Da tempo non sentivamo parlare di lui. L’ultimo film prodotto risale al 2017 dal titolo Death Race 2050 di G.J.Echternkamp, mentre quello girato addirittura al 1990 e cioè Frankenstein oltre le frontiere del tempo.  Nel 2010 aveva recitato invece nel suo ultimo film da attore e cioè Sharktopus di Declan O’Brien. Ma andiamo a scoprire qualcosa in più sulla sua carriera.

Roger Corman, la sua vita

Roger Corman era nato a Detroit il 5 aprile del 1926 da Anne Martha High e dall’ingegnere William Corman. Anche lui aveva iniziato a studiare Ingegneria nel ramo industriale dell’Università di Stanford. Fu costretto però a fermare gli studi per combattere in Marina nell Seconda Guerra Mondiale, laureandosi nel 1947.

Roger Corman, la sua storia (ANSA) NuovoTeatroAriberto.it

Iniziò a lavorare nel 1948 a Los Angeles, ma si licenziò dopo quattro giorni capendo che la sua strada era totalmente un’altra e grazie al fratello minore Gene, agente di attori americani, venne assunto dalla 20th Century Fox con l’umile compito di smistare la posta. Presto però si fece notare per intraprendenza e iniziò a fare il revisore di sceneggiature. Lasciando la Fox si mise in proprio e sfruttò una borsa di studio per veterani di guerra per studiare Letteratura Inglese a Oxford. Per un periodo si recò a studiare a Parigi e poi tornò per lavorare soprattutto in tv, per poi rientrare alla 20th Century Fox stavolta come fattorino.

Nel 1953 arriva la sua prima grande occasione infatti esordisce come produttore e nel 1955 gira il primo film da regista. I suoi film passarono alla storia per il budget ridotto e per le idee innovative che hanno ispirati i grandi del terrore che sono venuti dopo. Grazie al suo lavoro ha scoperto gente come Ron Howard, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, James Cameron, Joe Dante e molti altri ancora. Una vita da star che si è spenta improvvisamente lasciando il mondo senza far troppo rumore.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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