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Venezia, Isabelle Huppert presidente di giuria: chi è?

Isabelle Huppert è presidente della Giuria dell’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia che partirà il 28 agosto e terminerà il 7 settembre.

Si tratta di un volto decisamente noto per i cinefili, ma meno per chi gravita il mondo del blockbuster in generale. Allora andiamo a scoprire qualcosa di più di lei.

Isabelle nasce a Parigi il 16 marzo del 1953 da Raymond, industriale molto noto all’epoca, e di Annick Beau, professoressa d’inglese. La sua infanzia la trascorre a Ville-D’Avray ed è incoraggiata fin da quando era giovanissima dalla mamma a seguire la strada della recitazione. Dopo aver frequentato il conservatorio di Versailles la donna inizia una carriera di successo a teatro dove dimostra tutta la sua bravura come interprete.

Attrice versatile si distingue soprattutto in ruoli drammatici e di grande portata. Al cinema ci arriva per la prima volta nel 1972 quando ad appena 19 anni incanta ne I primi turbamenti. Il debutto nel cinema americano arriva nel 1980 quando recita in I cancelli del cielo di Michael Cimino. Un successo incredibile che la consacrerà anche a livello internazionale per un’attrice che ha lavorato davvero con tantissimi grandi artisti. Ma andiamo as coprire di più ancora.

Isabelle Huppert, una grande attrice

Isabelle Huppert è una delle attrici più famose del panorama internazionale, una donna straordinaria che ha interpretato tanti splendidi ruoli. Due volte in carriera ha vinto il premio per la migliore attrice al Festival di Cannes e cioè nel 1978 per Violette Noziere di Claude Chabrol e nel 2001 per La Pianista di Michael Haneke. Altrettante volte ha vinto la Coppa Volpi al Festival di Venezia stavolta nel 1988 per Un affare di donne e nel 1995 per Il buio nella mente entrambi di Claude Chabrol.

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Huppert a Venezia protagonista (ANSA) NuovoTeatroAriberto.it

Il numero due è sicuramente il suo fortunato, perché pure il Premio Cesar l’ha portato a casa due volte nel 1996 per Il buio nella mente e nel 2017 per Elle di Paul Verhoeven. Quest’anno la vedremo al cinema in ben quattro film di cui anche uno asiatico e cioè: Viaggio in Giappone, Yeohaengjaui pilyo, My new friends e La prisonniere de Bordeaux.

Unico cruccio della sua carriera è quello di non essere mai riuscita a vincere il Premio Oscar nonostante la nomination sia arrivata nel 2017 proprio per Elle già citato. Sicuramente sarà un piacere per molti appassionati, e non solo, avere l’opportunità di vederla a Venezia alla fine del prossimo agosto quando inizierà una delle manifestazioni cinematografiche più amate nel mondo.