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Amazzonia, un film per difendere un posto meraviglioso

L’Amazzonia è un posto meraviglioso ed è stato girato un film per difenderla dai continui assalti che ne minano il suo futuro. Andiamo a scoprire qualcosa più da vicino.

Molte volte fare arte vale più di mille parole e anche in questo caso ci sentiamo di dire che l’impegno artistico abba dato una mano alla civiltà.

Questa vasta area geografica si trova in Sudamerica e tocca i seguenti stati: Brasile, Colombia, Guyana, Ecuador, Bolivia, Venezuela, Suriname, Guyana francese e Perù. Anche se si trova per il 60% proprio nel paese carioca. La sua superficie si estende per circa sei milioni di chilometri quadrati con un territorio assolutamente da preservare per il nostro mondo.

La biodiversità è una delle cose più importanti di questa foresta pluviale, troviamo svilupparsi al suo interno moltissime specie sia di fauna che di flora, rendendola così un patrimonio dal punto di vista biologico. Pensate che in questa regione vivono 100mila specie di invertebrati, 2.5 milioni specie di insetti, 3mila di pesci, 1300 di uccelli, 427 specie di mammiferi, oltre 400 specie di anfibi e quasi 400 di rettili. Numeri impressionanti che fanno capire come dentro questa porzione di terra ci sia il mondo.

Ma cosa c’entra il cinema con questo discorso? Andiamo a vederlo.

Cinema e Amazzonia

Di sicuro sono stati tanti i film dove è stata sfidata l’Amazzonia, basti pensare al coraggio del tedesco Werner Herzog di raccontare storie folli ed esagerate come quelle di Aguirre Furore di Dio e Fitzcarraldo. Ma oggi non vogliamo parlare di lui, ma di un film dedicato all’Amazzonia per fare in modo che resista e non si abbatta dietro gli interessi di persone senza scrupoli.

amazzonia e cinema
Al cinema per salvare l’Amazzonia (NuovoTeatroAriberto.it)

The Falling Sky è un documentario brasiliano di forte impatto presentato a Quinzaine Cannes 2024 e diretto dal regista Leader Yanomani che aveva incontrato Papa Francesco un mese fa per abbracciarlo e ora ha ripostato il suo copricapo con le foglie di fronte a una folla nutrita e interessata.

Questo perché il regista ha capito il valore intrinseco del cinema, in grado di aiutare e approfondire argomenti delicati, con un modo di fare tagliente e molto intelligente che si addice solo ai più grandi autori.

Non possiamo che dunque aspettare di poter vedere questo lavoro anche in Italia, nonostante la momento non ci siano stati annunci ufficiali. Va detto che il film è per pochi, per chi prende la cinefilia con serietà e vive la settima arte quasi come un grande campo di insegnamento della sua vita.